DOTT.SSA MAURA MANNO

È vero che
l’attività fisica

fa perdere il
peso?

Articolo precedente sul disturbo da
alimentazione incontrollata (BED)

attività fisica

L’esercizio fisico fa perdere peso? Nuove
prospettive sulla natura dell’esercizio fisico
alla luce delle nuove evidenze sulla
compensazione energetica e sul modello
vincolato di bilancio energetico.

Perdere peso con attività fisica

Introduzione

Le iniziative di salute pubblica per favorire la perdita di peso spesso suggeriscono di aumentare l’attività fisica per bruciare più calorie.
Questo approccio si basa sull’idea che le calorie bruciate durante l’attività fisica si aggiungano a quelle che il corpo consuma a riposo, per determinare il totale delle calorie bruciate durante la giornata.
Questo modo di vedere il bilancio energetico (chiamato “modello additivo”) è molto usato in pratica, ma alcuni esperti sostengono che non sia sempre corretto da applicare in modo assoluto.

Modello
Additivo

Il modello additivo ha comunque dei vantaggi pratici, come
semplificare un concetto complesso come il metabolismo umano,
rendendolo più facile da capire per i pazienti. Inoltre, mette in evidenza
l’importanza di controllare due aspetti principali dello stile di vita:
l’alimentazione e l’attività fisica, per gestire il peso in modo efficace.

La funzione primaria della compensazione energetica

Negli ultimi anni, grazie agli studi di Pontzer e altri ricercatori, sono emerse nuove evidenze che mostrano come l’aumento dell’attività fisica non sempre comporti un aumento proporzionale delle calorie bruciate. Questi studi hanno analizzato il metabolismo in diverse società, come i cacciatori-raccoglitori e gli agricoltori in Africa e Sud America, e hanno osservato che quando le persone fanno più esercizio, spesso il corpo compensa riducendo l’energia spesa per altre funzioni biologiche. Questo fenomeno è chiamato “compensazione energetica”.
L’idea che l’aumento dell’attività fisica non porti sempre a un aumento lineare delle calorie bruciate non è nuova. Si basa sul fatto che, in un contesto di risorse energetiche limitate, il corpo deve fare dei compromessi per distribuire l’energia tra diverse funzioni, come la crescita e la riproduzione. Nel corso dell’evoluzione, questa compensazione era vantaggiosa per i nostri antenati, in quanto riduceva la necessità di cibo e il tempo dedicato alla ricerca di cibo, diminuendo così il rischio di predazione.
Tuttavia, nella società moderna, dove il cibo è abbondante, questo meccanismo potrebbe non essere utile e addirittura svantaggioso, soprattutto per chi cerca di perdere peso bruciando calorie con l’esercizio fisico.

L'utilità dell'esercizio ai fini della perdita di peso

In pratica, studi recenti suggeriscono che le persone che vivono una vita normale, senza fare attività fisica estrema o soffrire di carenze alimentari, compensano una parte dell’energia che spendono durante l’esercizio riducendo l’energia usata per altre funzioni corporee. A lungo termine, questo significa che circa un quarto delle calorie bruciate con l’esercizio non contribuiscono effettivamente a un aumento del dispendio energetico quotidiano.
La compensazione energetica sembra dipendere principalmente dal metabolismo basale (BMR) e dalla composizione corporea, in particolare dalla quantità di massa grassa (FM), ma non sembra essere influenzata dall’età o dal sesso. La relazione tra il dispendio energetico totale e quello a riposo non sorprende, perché quest’ultimo rappresenta la parte più grande del totale. Ma ciò che è più interessante è come la compensazione energetica aumenta con l’aumento della massa grassa.
Se si tengono sotto controllo sesso, età e massa magra (FFM), la compensazione cresce all’aumentare della massa grassa, passando dal 27,7% per chi ha un basso indice di massa corporea (IMC) al 49,2% per chi ha un IMC più alto.

L'utilità dell'esercizio ai fini della perdita di peso

Questi dati hanno portato alcuni ricercatori a concludere che l’attività fisica da sola non è sufficiente per promuovere una significativa perdita di peso. Infatti, a causa di questi meccanismi di compensazione, gli effetti dell’esercizio sul calo del peso sono piuttosto limitati. Di conseguenza, è nato un nuovo modello chiamato “modello vincolato”, che suggerisce che la spesa energetica totale è influenzata da un insieme di fattori fisiologici evoluti e che cambia solo in un intervallo ristretto, senza essere direttamente proporzionale all’aumento dell’attività fisica.
Questi dati mostrano, come ha detto Pontzer, che “l’attività fisica da sola non è una soluzione miracolosa per la perdita di peso”. È uno strumento utile, ma per affrontare l’obesità in modo efficace, deve essere combinata con un altro approccio molto potente: l’alimentazione.
Tuttavia, l’attività fisica è fondamentale per prevenire l’aumento di peso, per migliorare la salute metabolica, cardiovascolare e muscolare, e per garantire che il peso perso sia di buona qualità, soprattutto per quanto riguarda la riduzione del grasso viscerale e il miglioramento della composizione corporea.

La prevenzione
dell'aumento di peso

Misurazione

Approfondire questi argomenti potrebbe aiutare a capire meglio gli effetti dell’esercizio fisico nel mantenere il peso perso, un’area in cui ci sono pochi studi di lunga durata di qualità e dove i risultati non sono ancora chiari. Inoltre, questo permetterebbe di creare nuove modalità personalizzate per promuovere una sana attività fisica nelle persone con obesità, dove la quantità e il tipo di esercizio non vengono prescritti solo per “bruciare calorie”, ma per raggiungere un livello di fitness che sia sostenibile e adatto a ciascuna persona.

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Cos’è AIDAP?

AIDAP ( Associazione italiana disturbi dell’alimentazione e del peso ) è un’associazione indipendente autonoma, senza fini di lucro ed è riconosciuta comesocietà medico scientifica dalla Federazione delle Società Medico Scientifiche Italiane (FISM). Ha lo scopo di condividere un certo tipo di conoscenza e culturasulla prevenzione, educazione, trattamento e ricerca dei disturbi dell’alimentazione (anoressia nervosa, bulimia nervosa) e dell’obesità. Si propone dipromuovere convegni, tavole rotonde, conferenze, gruppi di studio e altre attività di formazione nel campo medico, psicologico, scolastico e sociale.

Dott.ssa Maura Manno

Maura Manno

Biologa Nutrizionista

Approccio Cognitivo Comportamentale
Numero Iscrizione all’Albo: 062329 Socia AIDAP (Associazione Italiana Disturbi dell’Alimentazione e del Peso)

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